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La percezione sbagliata della dieta. Quando la mente ci inganna


Quante volte abbiamo sentito qualcuno dire: “È una vita che sto a dieta e non vedo risultati!”? Eppure, quando si analizza con attenzione ciò che si mangia realmente nell’arco della giornata, magari tenendo un semplice diario alimentare, la realtà si rivela spesso diversa da quella che credevamo.


Molte persone vivono con la convinzione di essere costantemente a dieta, con il pensiero della privazione, e spesso della frustrazione, sempre presente. Ma poi, nei momenti di debolezza o quando si è soli, ci si lascia andare a piccoli extra: un pezzo di cioccolato in più, qualche biscotto la sera davanti alla TV, il cucchiaio abbondante di crema spalmabile, gli assaggi frequenti mentre si cucina.

E ogni volta si ripete la stessa frase: “Da domani ricomincio.”


Se questo schema si ripete per mesi o addirittura anni, si finisce per alimentare un circolo vizioso più dannoso che utile. La frustrazione aumenta, l’autostima cala e si finisce per associare l’alimentazione sana ad una sorta di condanna, anziché ad un equilibrio sostenibile.


Non mi stancherò mai di dirlo: una dieta bilanciata non è sinonimo di privazione e di fame. Non dobbiamo avere il senso di colpa per un biscotto in più, per un aperitivo o per una pizza con gli amici. La vita è fatta anche, anzi soprattutto, di momenti di convivialità, di piacere e di flessibilità. 


È davvero importante godersi ogni singolo attimo e abbandonare i sensi di colpa affinché una dieta sana possa rientrare nella nostra “normalità”.

Quindi, invece di vedere la dieta come un sacrificio, impariamo a viverla come uno strumento di benessere, perché una dieta sana e bilanciata è alla base della nostra salute. 


Un approccio consapevole e realistico ad un’alimentazione sana è la chiave per ottenere risultati duraturi senza sentirsi intrappolati in un ciclo di privazione e compensazione.

 
 
 

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